Genre de document:
Livre
Auteur/éditeur:
Giovanni Vian
 
Standard: Vian, Giovanni [Giovanni Vian]
Titre:
Il Modernismo e la Chiesa valdese : evangelici e cattolici nel primo Novecento

Standard:

Collection/Série:
Studi storici Carocci
Année de parution:
2025
Lieu de parution:
Roma

Standard: Roma [Rome][Rom]

Éditeur/imprimeur:
Carocci

Standard: Carocci

ISBN/ISSN:
9788829030743
Pages:
319 p.
Format:
22 cm
Sujets:
Église vaudoise et Modernisme
Modernisme et protestantisme - Italie

Table des matières:

- Introduzione 1. Iniziali segnali di attenzione al riformismo cattolico 2. Il modernismo dopo la condanna: una questione centrale per la Chiesa valdese 3. Quale posizione assumere verso i modernisti) L'avvio di un tormentato percorso 4. Per i "modernisti spirituali": Giorgio Bartoli, Arturo Mingardi, "Il Rinnovamento" 5. Le posizioni nei confronti di Tyrrell 6. Crescenti contatti riservati nuovi interventi ufficiali di Pio IX 7. Fra Ginepro al centro del confronto tra valdesi e modernisti (gennaio-marzo 1011) 8. Divergenze, convergenze, percorsi paralleli (1911-1914) - Considerazioni finali di una ricerca aperta - Bibliografia - Indice de nomi

Résumé/commentaire:

Dalla copertina: Il volume ricostruisce l’atteggiamento della Chiesa valdese verso il riformismo religioso cattolico nel primo Novecento, principalmente attraverso l’esame delle riviste valdesi. Ne emergono l’importanza che la questione del modernismo rivestì nell’ambiente valdese e per l’intero evangelismo italiano e la polarizzazione della maggioranza dei protagonisti intorno a due opzioni divergenti: il sostegno ai tentativi dei modernisti di riformare la Chiesa cattolica dall’interno; e la sollecitazione rivolta ai modernisti ad abbandonare la Chiesa di Roma, considerata irriformabile dopo la condanna del modernismo da parte di Pio X, e a aderire a una delle Chiese evangeliche. Spicca tra l’altro l’identificazione dell’autore di un articolo pseudonimo sui rapporti tra protestanti e modernisti, fino a oggi infondatamente attribuito al celebre modernista Ernesto Buonaiuti, che ora induce a ridatare i rapporti tra lo stesso Buonaiuti e gli ambienti evangelici. Nell’insieme il volume offre un apporto alla comprensione della storia religiosa contemporanea e delle relazioni tra le Chiese cristiane, che, anche grazie all’esperienza del modernismo, in quegli anni si andavano faticosamente aprendo alla prospettiva dell’ecumenismo.